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Piemonte Doc Bianco Passito 2021, La Raia

Tempo di lettura: 2 minuti

di Giovanna Romeo

La storia

A raccontare con passione il mondo La Raia, oasi di biodiversità inserita tra Liguria e Piemonte, ci pensano direttamente i vini dell’azienda agricola, realtà biodinamica acquistata dalla famiglia Rossi Cairo nel 2003 che da vent’anni lavora l’uva Cortese. Varietà autoctona conosciuta per la sua delicatezza e oggi anche per la sua capacità di evolvere e invecchiare, qui a La Raia ha trovato molte, nuove espressioni grazie al lavoro e alla sensibilità dell’enologa Clara Milani. Dalla lunga permanenza sui lieviti fino al passaggio in botte, il Cortese finalmente vive l’esperienza dell’appassimento sui graticci, una tecnica gentile, la definisce Clara Milani, e una pratica antica importata dal Veneto. Un progetto comunicato anche con l’etichetta realizzata da Andrea Castelletti che commenta: “tutto è partito dall’identità de La Raia che da sempre racconta il suo legame con la natura attraverso il suo simbolo, il Saltimpalo, un piccolo uccellino che vive in ambienti incontaminati, una vedetta che si posiziona sugli steli verdi più alti. Poiché il processo del vino passito è un processo molto lungo, per sottrazione siamo partiti dal nido, dal lavoro di creazione lungo e laborioso che impegna proprio il Saltimpalo. Un parallelismo che ne è diventata l’immagine dell’etichetta”. 

Il vino 

Il Passito de La Raia (solo 750 bottiglie) da uva Cortese in purezza, coltivata secondo i princìpi dell’agricoltura biodinamica, nasce con la vendemmia 2021. La tenuta conta 180 ettari tra vigneti, campi, pascoli e boschi di castagno, acacia e sambuco che danno protezione a numerose specie di animali selvatici. Le uve salubri e mature vengono raccolte manualmente, adagiate in cantina sui graticci perché possano appassire in modo lento e graduale per circa un mese. Pressate a grappolo intero, vinificate in acciaio e poi in barrique, si esprimono al palato con una dolcezza equilibrata tra sfumature acido sapide e note avvolgenti di cedro candito, albicocca matura, miele d’acacia e fiori bianchi 

Lo consigliamo a chi

Ha piacere di vivere un’esperienza gustativa nuova avvicinandosi a un vino passito che si esprime fedelmente all’uva Cortese dominato da quella sferzata minerale e il tocco sapido che lo rendono unico, diverso, versatile. Straordinario accompagnato a portate di formaggi stagionati e piccanti, Gorgonzola, pecorini, Roquefort, a piatti della cucina francese come il foie gras e lumache alla bourguignonne, a dolci e dessert, cantucci e pasticceria secca, crostate di ribes e fichi, Sacher torte.

Costo 30 euro, La Raia

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