Bere vino moderatamente fa davvero bene alla salute? A declinarne le virtù e le proprietà in ambito medico, cardiologico e nutrizionale, ci penserà dal 13 al 14 gennaio 2023 un parterre di esperti.
di Giovanna Romeo
Il 2022 si è chiuso lasciandoci in eredità l’ultima follia dell’Organizzazione mondiale della sanità: equiparare il vino al tabacco in termini di pericolosità per la salute umana. Un’indicazione falsa che non ci piace e che il mondo del vino (compresi noi, semplici appassionati) ha deciso di combattere con tutte le energie. Non solo perché rischia di minare in modo irreversibile una fetta importante dell’economia italiana e del nostro made in Italy, ma soprattutto perché scagliarsi contro la storia millenaria del vino nel suo rapporto con l’uomo senza reali ragioni scientifiche, piuttosto che cercare di valorizzare il consumo consapevole e moderato, non ha senso.
Ci hanno insegnato che l’alcol non fa bene alla salute, ci hanno insegnato che anche il vino buono non fa bene alla salute, ma non ci hanno raccontato che un calice di vino, la giusta dose, è addirittura meglio di un antidepressivo perché aiuta a liberare le endorfine presenti nel cervello, o che bere vino durante i pasti è associato a un minor rischio di diabete di tipo due. Insomma, non ci hanno detto “Bacco, Eros e Thanatos” (saggezza antica) che il vino in qualche modo ci protegge?
Scagliarsi contro la storia millenaria del vino nel suo rapporto con l’uomo senza reali ragioni scientifiche, piuttosto che cercare di valorizzare il consumo consapevole e moderato, non ha senso. Assoenologi, che ha deciso di farsi capofila di un movimento mondiale che contrasterà con ogni mezzo i falsi miti, ha scelto di parlarne in modo approfondito nel primo simposio dell’anno con un parterre di esperti.
L’intervento del Presidente nazionale di Assoenologi, Riccardo Cotarella, aprirà i lavori alla presenza di specialisti cardiologi, neurologi, medici dietologi, nutrizionisti, giornalisti. Tra i partecipanti anche il Direttore di ricerca del Dipartimento di medicina della Harvard Medical School, Luc Djoussè; Pierre-Louis Teissedre – Presidente della Commissione sicurezza e salute dell’Oiv -, e il contributo di Vittorio Cino – Direttore Federvini – con “The Beating Cancer Plan dell’Unione Europea”.