La maison amplia la sua gamma di terroir fuori dalla regione dello Champagne e sceglie l’Australia per uno dei suoi nuovi spumanti.
Il prestigio crescente dello spumante della Tasmania ha spinto la Maison Mumm a mettere in commercio una cuvée brut non millesimata della Tasmania, l’ultima della sua gamma Mumm Terroir proveniente da regioni al di fuori della Champagne.
Il vino è stato realizzato in Australia dall’enologa, esperta di bollicine di Pernod Ricard, Trina Smith, in collaborazione con lo chef de caves di Mumm, Laurent Fresnet: “Questo vino è stato pensato per diversi anni – spiega Smith – e volevamo che il profilo in stile Mumm rimanesse intatto, che è poi quello che esprime l’anima del Pinot Nero. Quando Laurent è arrivato in Australia, abbiamo degustato i vini base delle annate 2019 e 2020 e deciso la cuvée. Poi l’ho portato a visitare i siti in cui avevamo raccolto le uve, in modo che potesse capire meglio il terroir della Tasmania”.
L’accesso alle migliori uve della Tasmania per la produzione di spumante sta diventando molto competitivo, con un numero crescente di aziende vinicole provenienti da tutta l’Australia. Wine Tasmania ha riferito che il 37% di tutte le uve della vendemmia 2022 sono destinate alla produzione di bollicine, evidenziando come le vendite di spumanti della Tasmania nel continente australe siano passate dai 46 a 74 milioni di dollari negli ultimi due anni.
Realizzato in uno stile méthode tradizionale, il Mumm Tasmania Brut Prestige si unisce al Mumm Marlborough Brut Prestige e al Mumm Marlborough Vintage Rosé della Nuova Zelanda , entrambi lanciati nel 2020. Secondo Smith il carattere distintivo mostrato dall’ultimo nato è“nella linea acida forte ma morbida che conferisce al vino grande eleganza e persistenza. L’aggiunta di un po’ di Pinot Meunier aumenta anche il carattere di frutta rossa del vino, senza essere prevaricante”.