La riduzione del rischio sarebbe dovuta alla presenza nel vino di sostanze come i polifenoli, non presenti nella stessa misura in altri tipi di alcol.
di Giovanna Romeo
Uno studio, svolto a livello mondiale su dati sanitari di 32 nazioni, confermerebbe che un’assunzione moderata di vino possa favorire la riduzionedel rischio di ictus grazie alla presenza di sostanze polifenoliche, non presenti nella stessa misura in altri tipi di alcol. Lo studio evidenzia anche i diversi effetti sulla salute di vino, birra e liquori. Risultati che confermerebbero le ricerche precedenti.
Lo riporta in un articolo Wine Spectator sottolineando che tra tutte le bevande alcoliche, solo il consumo moderato di vino ridurrebbe l’incidenza del fenomeno. La ricerca pubblicata nel mese di ottobre su Neurology, rivela infatti che il ridotto rischio di ictus è associato solo ed esclusivamente al moderato consumo di vino, ma non di birra o di altre bevande alcoliche.
Un ictus si verifica quando il flusso sanguigno al cervello viene ridotto o interrotto o quando un vaso sanguigno esplode all’interno del cervello. In entrambi i casi, al cervello viene impedito di ricevere ossigeno e sostanze nutritive e le cellule cerebrali iniziano a morire in pochi minuti. Ci sono oltre 12,2 milioni di nuovi ictus in tutto il mondo ogni anno, secondo la World Stroke Organization, e una persona su quattro di età superiore ai 25 anni potrebbe avere un ictus nel corso della sua vita.
Utilizzando i dati dello studio “Interstroke”, un ampio studio caso-controllo che ha esaminato molteplici fattori di rischio relativamente all’ictus in 32 paesi, gli autori hanno analizzato i modelli di consumo di alcol auto-riferiti per quasi 26.000 individui, circa la metà dei quali aveva avuto un ictus. Dopo aver classificato i partecipanti in base al tipo primario di alcol consumato (birra, vino, alcolici o altro) e all’assunzione settimanale (bassa, moderata o alta), i ricercatori hanno controllato altri fattori di rischio, come ipertensione, fumo, diabete, dieta e attività fisica. Quindi, hanno tracciato connessioni tra le abitudini di consumo di alcol e il rischio di subire un ictus.
Sebbene i risultati siano potenzialmente incoraggianti, i ricercatori mettono in guardia dal trarre conclusioni definitive. Qualsiasi diminuzione delle probabilità di ictus associate al vino è sempre legata a bassi livelli di consumo. Inoltre, come con qualsiasi altro studio sulla salute che guardi alla correlazione piuttosto che alla causalità, Smyth avverte che “il consumo di vino può essere collegato a fattori culturali e socioeconomici”. Questo spiegherebbe l’associazione del vino con la riduzione dell’incidenza dell’ictus. I consumatori di vino con minori fattori di rischio, tendevano ad essere più anziani, con livelli di istruzione più elevati, con attività lavorativa svolta in organizzazioni professionali o imprenditoriali, con una buona attività fisica svolta e una sana dieta alimentare.