Anche la famiglia Maler Roquefort, proprietaria di La Gaffelière, lascia la graduatoria affermando di non riconoscersi più nei suoi criteri di valutazione.
Château La Gaffelière è il quarto castello premier cru classé ad abbandonare la classifica nel giro di pochi mesi, come riportato dalla rivista The Drink Business.
La famiglia Malet Roquefort, proprietaria del castello da oltre 300 anni, ha diffuso un comunicato in cui si afferma di non riconoscere più “i valori nei criteri di valutazione dei grandi terroir e dei pregiati vini di Saint-Émilion stabiliti dal Comitato di Classificazione”.
L’azienda ha così deciso di lasciare la graduatoria: “ora è tempo per noi di ritirarci. Non ci riconosciamo più in questo sistema, a cui siamo storicamente legati e che ci onora da tempo” – ha affermato Alexandre de Malet Roquefort – “continueremo il nostro lavoro di viticoltori, come ci è stato tramandato, nel rispetto del prestigioso terroir di Saint-Émilion, producendo vini a nostra immagine, riconosciuti e apprezzati dagli amanti del vino di tutto il mondo“.
La classifica è stata creata nel 1955 e si tratta di una vera e propria graduatoria rinnovata ogni decennio da una giuria indipendente di esperti sulla base di criteri che vengono resi noti pubblicamente prima della valutazione.
Tuttavia, nel corso degli anni il sistema ha rivelato non poche controversie e negli ultimi mesi sembra essersi creata una vera e propria frattura tra produttori e commissione, una spaccatura che non sembra destinata a sanarsi. La decisione della famiglia Malet Roquefort infatti non è una presa di posizione solitaria: Château La Gaffelière è il quarto castello che decide di abbandonare la graduatoria.
Lo scorso gennaio anche Château Angélus aveva battuto la stessa strada e prima ancora nell’agosto 2021 anche Cheval Blanc e Ausone. La critica che è stata mossa dai viticoltori riguarda i criteri di valutazione dei vini che si discosterebbero troppo da aspetti fondamentali quali terroir e storicità.
“Altri elementi secondari hanno preso troppa importanza nella valutazione finale“, hanno detto Pierre Lurton e Pierre-Olivier Clouet di Cheval Blanc al giornale Terre de Vins.
Stephanie de Boüard-Rivoal, l’ottava generazione della famiglia che ha rilevato la gestione di Château Angélus nel 2012, ha affermato che l’attuale sistema non è “adatto alle sfide del nostro domain e della sua denominazione“.
photo : Château La Gaffelière