Inizia il countdown per la serata di Capodanno. Qui trovate alcuni consigli per abbinare al meglio lo Champagne a tutto pasto per una cena di San Silvestro decisamente effervescente e di gran classe
Champagne e festeggiamenti, un binomio vincente e indissolubile che fa della bollicina francese il perfetto abbinamento per il brindisi di mezzanotte che sta per traghettarci nel nuovo anno.
La straordinaria versatilità di questo vino e le sue molte sfaccettature ne fanno però un grande protagonista capace di accompagnare un’intera cena dall’aperitivo al dolce. Il Bureau du Champagne Italia ha proposto per queste festività un vasto dossier di abbinamenti da cui abbiamo preso spunto per alcuni suggerimenti last minute per le vostre cene di Capodanno annaffiate con bollicine: suddivisi per tipologia di vino troverete una serie di spunti e consigli per rendere indimenticabile e perfetta la cena del 31 dicembre con protagonista lo Champagne.
Champagne poco dosati (extra brut, pas dosé)
Il basso contenuto di zucchero (tra 0 e 6 grammi per litro) dona a questi Champagne un tocco deciso, dalla marcata impronta di acidità. Ideali per l’aperitivo, ma non solo. Sono l’abbinamento perfetto per ostriche e crudi di frutti di mare, così come scampi in salsa bianca e carpaccio di capesante.
Blanc de blancs brut
Vivacità, delicatezza e leggerezza caratterizzano questi Champagne, prodotti esclusivamente da uve a bacca bianca. Nel calice sprigionano aromi delicati, arricchiti da note floreali, talvolta minerali. Al palato sono riconoscibili agrumi, frutta esotica e frutta fresca, talvolta menta e mandorla.
Perfetti con un carpaccio di pesce spada, verdure in tempura o bignè al formaggio, possono sposarsi bene anche con piatti più strutturati come un risotto al tartufo bianco, o con piatti sfiziosi e divertenti come un fish and chips accompagnato da salsa tartara o il pollo fritto.
Rosé brut
Sono vini che possono essere ottenuti per macerazione o per assemblaggio, solitamenti eleganti, voluttuosi possono arricchire la vostra tavola con le loro seducenti nuance. A seconda dell’etichetta in questa categoria osserviamo molteplici sfaccettature e possibilità di abbinamento, sfruttabili in più tempi durante una cena.
Per Rosé meno strutturati l’abbinamento è con sapori più delicati come per esempio un tartare o un sashimi di pesce crudo o delle tartellette di verdure mediterranee.
Ai Rosé più complessi e maturi sono invece da affiancare a piatti poco lavorati ma dai sapori più decisi, come un carpaccio di manzo o una focaccia con Culatello di Zibello.
Blanc de noirs brut
Composti al 100% da vitigni a bacca nera – Pinot noir e Meunier – gli Champagne blancs de noirs hanno una struttura ampia e ricca e rivelano aromi potenti e contrastanti di frutta secca, spezie, grano maturo, miele, legno, cuoio, di affumicato o addirittura di torrefazione.
Sono Champagne potenti e corposi, amano le carni saporite e le consistenze morbide e sono capaci di esaltare molti grandi classici, dal foie gras, all’ossobuco alla milanese, dai saltimbocca di agnello, al prosciutto di Parma.
Millesimati brut
Uno Champagne millesimato sarà sempre un vino di carattere, contraddistinto dall’annata di produzione, un vino importante che racconta nel calice l’evoluzione di un’annata da ricordare e selezionata dal produttore.
Sono bollicine opulente, strutturate e spesso dotate di grande potenza che possono abbinarsi ai crostini al pâté di fegato, al tataki di tonno al sesamo oppure tra le portate principali pensiamo a pesci grassi alla griglia, agnello o filetto di vitello in salsa di funghi e foie gras d’anatra in padella.
Champagne più dosati (extra dry, demi-sec, sec, doux)
Questi sono Champagne con un elevato contenuto di zucchero (sopra i 12 grammi per litro), come per esempio i demi-sec, in cui il dosaggio varia i 32 e i 50 grammi di zucchero per litro. Sono quindi l’accompagnamento ideale dei dessert e dei piatti agrodolci. Via libera dunque a tiramisù ai frutti rossi, strudel di mele, millefoglie alla vaniglia e pasticciotti leccesi, ma volendo restare su piatti salati sono sorprendenti anche con i tortelli di zucca alla mantovana e ravioli di anatra arrosto in salsa di prugne.