Riaprono i Miraval Studios nella tenuta vinicola provenzale dell’attore. Il musicista Sade è il primo artista a registrare negli studi rinnovati dello Château Miraval.
Nel buen retiro francese dell’azienda vitivinicola Miraval la famosa star di Hollywood Brad Pitt non si limita a produrre vino, ma si dedica anche alla musica riaprendo le porte dei Miraval Studios dopo importanti lavori di ristrutturazione dello spazio rimasto chiuso per decenni. Le sale di registrazione si trovano nella tenuta vinicola Château Miraval in Provenza , di cui Pitt è ancora co-proprietario dopo aver originariamente acquistato la proprietà con l’ex partner Angelina Jolie. Tenute del Mondo, filiale del Gruppo Stoli, ha poi annunciato nel 2021 di aver acquisito dall’attrice una partecipazione del 50% di Miraval.
E’ stato il quattro volte vincitore del Grammy Award Sade a essere il primo artista a registrare la sua musica nello studio rinnovato. Costruito dal compositore francese Jacques Loussier nel 1977, quando era proprietario della tenuta, i Miraval Studios hanno precedentemente ospitato sessioni di “The Wall” dei Pink Floyd, oltre a band come AC/DC, The Cure, Sting e The Cranberries.
Alcuni degli attrezzi originali sono stati mantenuti, ma sono state aggiunte nuove tecnologie e funzionalità, inclusa quella che l’attore chiama “l’astronave”, una scrivania centrale con capacità ibride analogico/digitale. C’è un sistema Dolby Atmos Music completamente integrato e lo spazio può anche gestire il pre-mixing per film e televisione
“È davvero uno spazio in cui puoi produrre qualsiasi cosa, dal pop e rock, all’hip-hop e ai dischi classici – ha detto Brad Pitt – sono davvero entusiasta di vedere quale musica uscirà da qui”. La notizia della riapertura dei Miraval Studios si aggiunge ai continui aggiornamenti sulle controversie legali tra Pitt e Jolie, inclusa quella della loro precedente comproprietà della tenuta. Miraval si è guadagnata una buona reputazione per i suoi vini rosati, la cui vinificazione è curata dalla famiglia Perrin, famosa per Château de Beaucastel.
Foto copertina crediti: Hélène Hadjiyianni