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Houston, Texas, USA

Houston, USA, un mercato del vino incline ad accogliere le importazioni italiane

Tempo di lettura: 2 minuti

I consumi pro capite di vino in America sono ancora bassi (ma in crescita) rispetto ad altri mercati. Gli USA offrono tuttavia grandi opportunità per esportare e vendere vino. Alcune riflessioni di carattere qualitativo sul mercato di Houston, nel segmento retail ce le racconta Sebastiano Bazzano, fondatore del progetto B.Connected, società di consulenza partner in export management.

di Giovanna Romeo

Siete da poco rientrati dal secondo appuntamento Roadshow 2023 a Houston, una delle città principali del Texas che, a differenza di altri stati americani che apprezzano il vino italiano, risulta essere un mercato ancora non saturo, e dunque maggiormente incline ad accogliere importazioni di vino italiano. Che aria tira intorno al vino?

Una veloce analisi competitiva e di mercato ci permette alcune riflessioni. Prima di tutto abbiamo trovato spazi fisici enormi dedicati al beverage e alla vendita del vino; spazi all’americana, grandi magazzini, mega grossisti, punti vendita come Total Wine, Global Wine, Central Market, HEB. Le aree erano divise in maniera non omogenea: il 65%, circa due terzi, è dedicato agli spirits, ai superalcolici e al mondo della mixology, includendo anche la birra. Solo un terzo è dedicato al vino sebbene questo sia sempre più d’interesse per gli americani e con obiettivi di crescita futuri importanti. 

Che tipologia di vino si vende?

Come anticipato prima, di questi mega punti vendita solo un terzo è dedicato al vino. Il 50% è vino francese. Ad esso sono dedicate ampie aree suddivise per regione e tipologia. Tutte le regioni vinicole (Borgogna, Bordeaux, Champagne, Loira, Alsazia, etc,) sono ben rappresentate. La presenza enologica dell’Italia è invece piuttosto minoritaria. La fanno da padrone le solite regioni, Veneto, Toscana e Piemonte, anche se c’è la volontà di introdurre sempre nuove etichette. 

Quali suggerimenti per i nostri produttori?

Il consiglio è che anche le altre regioni italiane facciano sentire maggiormente il proprio “share of voice”. Sebbene il mercato sia piuttosto complesso, e l’Italia è tradizionalmente più presente nel mondo Ho.Re.Ca., anche nel segmento retail non mancano margini di sviluppo. 

Qualche dato (fonte ExportUSA)

  • Nel 2021 più di un milione e mezzo di americani ha acquistato vino online. La vendita di vino tramite e-commerce ha raggiunto 18 miliardi di dollari.
  • Nel 2021 il consumo pro capite medio di vino in America è stato di 15 litri a persona.
  • Il 75% dei consumatori americani adulti beve vino.
  • Il 65% dei consumatori di vino in America si considerano “Occasional Wine Drinkers” ovvero consumano vino mediamente una volta alla settimana o meno.
  • Il 38% dei consumatori americani beve vino almeno una volta alla settimana [“Regular Drinkers”]
  • Nel 2021, le vendite totali di vino hanno raggiunto un valore di $78,3 miliardi (+17%).
  • Oggi in America si può consumare vino in 550,000 tra bar, ristoranti, wine bar e locali con licenza per la vendita di vino al dettaglio, una crescita del 21% rispetto a 10 anni fa.
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