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Borgogna: il tramonto di un’era gloriosa o nuove possibilità all’orizzonte?

Tempo di lettura: 2 minuti

Crollano i prezzi dei Grand Cru di Borgogna su Liv-ex con cali record del -20%

James Miles, presidente e amministratore delegato di Liv-ex – la più importante piattaforma mondiale di trading per i vini da collezione – ha richiamato l’attenzione con un post su Twitter – come riportato dal magazine Decanter – su “alcuni bruschi cali” sui prezzi delle transazioni dei Grand Cru borgognoni sul mercato globale, descrivendo il fenomeno come una “correzione attesa da tempo”.

L’indice Burgundy 150 di Liv-ex nei primi sei mesi dell’anno in corso ha subito un crollo dell’8.3%, con punte per alcune referenze di oltre il -20%.

Il calo, come si evince dal grafico, è generalizzato e riguarda l’intero mercato dei fine wines nel 2023, con crolli particolarmente evidenti per quanto riguarda gli indici di Champagne e Rhone; l’Italia malgrado subisca la contrazione generalizzata del mercato per il momento subisce cali inferiori rispetto ad altri.

In un’ottica temporale più ampia va anche considerato che l’andamento del Burgundy 150 di Liv-ex è aumentato di quasi il 68% in cinque anni, con un conseguente vertiginoso aumento dei vini dei produttori blue-chip (ndr blue-chip è un termine comunemente usato in borsa per indicare società ad alta capitalizzazione azionaria).

Robbie Stevens, un broker senior di Liv-ex, sulle colonne di Decanter ha posto l’attenzione sul caso di Armand Rousseau, Chambertin 2020: due transazioni su Liv-ex questa settimana hanno visto una singola bottiglia da 75 cl scambiata a £ 2.750, mentre una cassa da sei bottiglie è stata scambiata a £ 24.000 ad aprile, equivalenti a £ 4.000 a bottiglia. La sensazione è che il mercato della Borgogna si sia raffreddato – sostiene Stevens – e che questo possa essere interpretato come un calo fisiologico risultante dallo spaventoso boom degli scorsi anni. Imprevedibile però è se e quando di nuovo l’attenzione dei collezionisti tornerà a far salire gli indici e se questi siano sintomi di una fine; di certo per il momento il calo dei prezzi potrà far affacciare sul mercato dei fine wines nuovi avventori che potrebbero cogliere questo calo per iniziare o implementare la propria collezione godendo dei favorevoli prezzi ribassati.

 

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