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Pantelleria, Cantine Pellegrino 1880

Singolare Pantesco: 6 indirizzi per scoprire l’unicità enoica della “figlia del vento”

Tempo di lettura: 5 minuti

Una viticoltura straordinaria a cominciare dalla peculiare forma della vite, l’alberello pantesco.

di Valeria Lopis Rossi

Atterrare a Pantelleria è planare sul verde brillante della vegetazione che ricopre l’isola e ritrovarsi in un luogo sospeso dall’aspetto primordiale, in cui la vista acuminata e vulcanica è interrotta dai candidi ventri bianchi dei Dammusi, le tipiche architetture rurali.

L’endemismo è la regola di questo lembo di terra emersa tra Sicilia ed Africa, appena 84 km quadrati circondati dal Mediterraneo che qui si fa già porta del Medioriente.

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Foto crediti Cantina Basile

Lo spiegano bene i panteschi ai forestieri che arrivano attratti dalla potenza della natura: ogni forma di vita è unica ed irripetibile, adattandosi al clima estremo del 37° parallelo che altrove è deserto, si è modificata con una strategia ambientale strisciante fatta di basse altezze al riparo dal vento che spezza. 

Una biodiversità in continua evoluzione, un fermento vitale invisibile che domina l’isola dal 2016 interamente tutelata dal Parco Nazionale di Pantelleria.

Terrazzamenti, foto crediti Parco Nazionale Pantelleria
Terrazzamenti, foto crediti Parco Nazionale Pantelleria

Il nome arabo “Bent el Riah” la figlia del vento, è il riconoscimento di un’appartenenza a quell’elemento così intangibile e al tempo stesso così integrato nella pratica agricola che eroicamente si barrica dietro una civiltà della pietra fatta di oltre 12.300 km di muretti a secco e di circa 396 giardini panteschi.

Foto crediti Parco Nazionale Pantelleria
Foto crediti Parco Nazionale Pantelleria

Anche la viticoltura pantesca è singolare. A cominciare dalla peculiare forma di allevamento della vite, l’alberello pantesco, dal 2014 iscritta nel registro  UNESCO dei beni immateriali patrimonio dell’umanità. C’è poi lo Zibibbo, la varietà autoctona, protagonista dell’isola con espressioni poliedriche ed affascinanti che permettono un’esplorazione parallela dell’isola: una sorta di “soft trekking” da fare con un calice in mano. 

Famiglia Rallo, Donnafugata
Famiglia Rallo, Donnafugata, foto crediti Fabio Gambina
Donnafugata
Donnafugata, Pantelleria, foto crediti Fabio Gambina

Donnafugata

A Pantelleria dal 1989 ed è qui che nasce la leggendaria etichetta “Ben Ryè”, l’intenso passito dolce da uve Zibibbo. Nell’omonima contrada il cammino di Khamma che circonda la cantina, indicato con la segnaletica FAI, è un circuito di macchia mediterranea, ulivi secolari e capperi, a testimonianza della perfetta armonia tra natura e agricoltura. Interessante anche il dato occupazionale: Donnafugata impiega 25 persone della comunità locale che in periodi di enoturismo e vendemmia si ampliano fino a 100 unità.

Cantina Khamma Donnafugata
Contrada Khamma Fuori 6, Pantelleria (TP)

Fabrizio Basile
Fabrizio Basile
Cantina Basile
Cantina Basile

Fabrizio Basile

Originario pantesco, Fabrizio Gaetano Basile conduce i vigneti con la coerenza e la passione di chi il vino lo fa in vigna. L’approccio è tutto in divenire: la vinificazione gode della curiosità del vignaiolo che sperimenta e non esclude nulla, comprese possibili macerazioni e legno. Le 9 referenze prodotte sono un inno al paesaggio pantesco, in particolare “Sora Luna” è il Bianco di Pantelleria DOP, Zibibbo secco di spiccata acidità e freschezza che esprime tutta la contemporaneità di un varietale che vuole raccontarsi con una cifra diversa – non soltanto in dolcezza.

Cantina Basile
C.da Bukkuram S. Michele, Pantelleria (TP)

Emanuela Bonomo
Emanuela Bonomo
Az. Agr. Emanuela Bonomo
Az. Agr. Emanuela Bonomo

Emanuela Bonomo

Toccare con mano la complessità dell’azienda agricola pantesca ed uno scenario che è un anfiteatro naturale sono già due ragioni per visitare ed incontrare Emanuela Bonomo.
Bisogna però aggiungere una terza ragione legata esclusivamente al gusto dei prodotti, vini e conserve, che restituiscono pienamente l’integrità e il valore della materia prima.
Certificata in biologico l’azienda è anche produttrice dell’etichetta “Donna Elisa”, Bianco di Pantelleria DOP fresco e fruttato dalle beva intrigante e scorrevole da abbinare ai paté di capperi.

Az. Agr. Emanuela Bonomo
Via Ziton di Rekale, 12 Pantelleria (TP)

Salvatore Murana
Salvatore Murana
Salvatore Murana
Salvatore Murana

Salvatore Murana

Mueggen è uno dei luoghi di maggiore intensità, suggestivo e surreale i neri terreni vulcanici accolgono verdissime viti. Qui Salvatore Murana rappresenta con abnegazione la sesta generazione di viticoltori dediti all’eroicità del vino pantesco. È piuttosto sorprendente trovare un metodo classico paso dose e la meraviglia aumenta all’assaggio della texture cremosa e seducente di “Matué” nato dal desiderio di Murana di ricollocare lo Zibibbo in nuovi spazi ed identità. 

Salvatore Murana
Salita Mueggen, 11 Pantelleria (TP) 

Prosit Abraxas, giardino pantesco
Prosit Abraxas, giardino pantesco
Prosit Abraxas, produzione del Passito di Pantelleria
Prosit Abraxas, produzione del Passito di Pantelleria

Prosit – Abraxas

Tra i boschi e i sentieri di Contrada Kuddia Randazzo, non lontani dallo sguardo del lago Specchio di Venere, i 13 ettari vitati di Prosit – Abraxas sono l’eccezione tra ginestre e altri arbusti spontanei di un territorio particolarmente articolato.

Tra le etichette prodotte è interessante – quanto inaspettato – il rosato da Nero d’Avola “Reseda” floreale e fresco, reinterpreta un lato del varietale tutto giocato in leggerezza e agilità.

Prosit Abraxas
Contrada Kuddia Randazzo, Pantelleria (TP)

Famiglia Pellegrino
Famiglia Pellegrino
Cantine Pellegrino 1880
Cantine Pellegrino 1880

Cantine Pellegrino 1880

Fondata nel 1992 dalla famiglia Pellegrino come costola pantesca della storica cantina trapanese, oggi la cantina è completamente inserita nella comunità locale che lavora con il supporto di 320 conferitori.
L’affaccio sul mare della terrazza di casa Pellegrino è il plusvalore che aumenta la piacevolezza della degustazione dei vini, tra questi il Bianco di Pantelleria DOC “Isesi” è certamente il più aderente alla produzione dell’isola avviata ad una visione sempre più consapevole e contemporanea.

Pellegrino 1880
Contrada Cuddie Rosse, Pantelleria (TP) 

Foto copertina: Pantelleria crediti Cantine Pellergrino 1880

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